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Ti ho nascosto a lungo

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Ti ho nascosto a lungo,
come il ramo tra le foglie
il frutto che tarda a maturare,
e ora fiorisci ai miei occhi
come sullo specchio della finestra d’inverno
il fiore giudizioso del ghiaccio.
E so già cosa significa
quando posi la mano sui capelli,
e custodisco già nel cuore
il movimento della caviglia,
e il bell’arco delle costole
che ammiro con distacco,
come chi s’è riposato
su tali meraviglie che respirano.
Eppure nei miei sogni
spesso ho cento braccia
e come un dio in un sogno
ti stringo nelle mie cento braccia.


[ Da Mi capirebbero le scimmie, Donzelli Editore, traduzione di Edith Bruck ]

 

 

 

 Annalisa Scialpi - 30/08/2015 22:00:00 [ leggi altri commenti di Annalisa Scialpi » ]

Meravigliosa poesia, meravigliosa musica, meraviglioso desiderio, maturo, melodico, terreno e paradisiaco insieme. Una poesia davvero molto intensa. Complimenti all’autore.

 Franca Alaimo - 27/08/2015 22:03:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Quando leggo una poesia bella come questa e so che l’ha scritto un poeta morto giovane, solo perché era ebreo, mi chiedo quale crimine sia quello di avere impedito ad un talento del genere di crescere.
Questa poesia d’amore, che parla del possesso carnale che si traduce in sogno e del sogno che riafferma tale possesso, canta la bellezza dell’amata con delle immagini semplici ma preziose,disegnandola con una grazia difficile da dimenticare.

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